Autore: inpocheparole blog
Competizione.Molti oggigiorno reputano qualcuno di competitivo come qualcuno di insoddisfatto, qualcuno a cui manchi qualcosa e cerchi nella vittoria una sensazione di benessere.
Ebbene si è così.
La questione è che in tutto ciò non vi è assolutamente nulla di sbagliato. Il problema nasce quando questo viene visto dalla maggior parte della persone come qualcosa da evitare.
Perché impegnarsi?
Perché spingersi oltre?
Perché stancarsi e affaticarsi?
Oggigiorno si ha una involuzione verso un piattume generale, chi esce dal coro viene visto come differente e quindi da evitare.Io l’essere competitivo l’ho sempre reputato un complimento.La competizione soprattutto contro qualcuno di più abile e più capace di me mi ha spinto a migliorarmi in diversi campi e soprattutto a capire i miei errori.Questo sentimento di competitività nasce dal più profondo istinto naturale di sopravvivenza. Quando sfidi qualcuno, qualcosa o te stesso avviene qualcosa di incredibile : spirito di osservazione, concentrazione e capacità di problem solving aumentano vertiginosamente.Ovviamente bisogna fare una distinzione tra competizione sana e competizione non sana.
Quella sana è quella sopra riportata, dove rispetto e umiltà la fanno da padroni.
Quella non sana è quella che ti spinge a umiliare il tuo avversario e denigrarlo completamente senza il minimo rispetto , solo per sentirti superiore.
Monito per tutti : state alla larga da quelle persone che quando si cimentano in qualcosa non esprimono il massimo poiché non vogliono sforzarsi o credono che spremere le meningi non sia qualcosa di cool .Correte il rischio di ritrovarvi a pensarla come questi, e di conseguenza non migliorerete mai.Vi ritroverete impantanati in uno stagno dove poi sarà difficile uscire.
Quindi vi dico:
plagiatevi, date libero sfogo alle vostre passioni, ricercate in voi quello spirito di competizione nato dall’impulso di sopravvivenza, che vi spinge a migliorarvi.
Imparate ad ascoltare, osservare, è lasciate fluire l’ intuizione, una delle capacità umane più affascinanti che da sempre meraviglia e compiace.
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